La Distribuzione della Fornitura Circolante di Bitcoin


from Token Party

I Bitcoin non sono infiniti. Esiste un limite massimo di Bitcoin, fissato a 21 milioni pezzi.

 

 

Attualmente la fornitura circolante corrisponde a circa 18,650 milioni.
Ma come sono distribuiti questi Bitcoin? Chi ne detiene di più?

 

 

Bitcoin: Analisi del Rifornimento Circolante

 

In un articolo di Bloomberg è stato affermato che circa il 2% delle entità possiede il 95% dei Bitcoin esistenti.

 

Questa affermazione risulta poco precisa in quanto viene dato per scontato che quel 2% corrisponda a singoli individui. In realtà ogni entità potrebbe racchiudere una moltitudine di soggetti.

 

In sostanza, non è detto che se in un indirizzo vi sono 1000 Bitcoin, tutti questi appartengano a un singolo individuo. È possibile invece che quell’abbondanza di Bitcoin sia di fatto proprietà di una moltitudine di soggetti.

 

Rafael Schultze-Kraft per Glassnode

 

Il giornalista Rafael Schultze-Kraft, in uno studio per Glassnode, prestigioso sito di analisi on-chain, cerca di fare chiarezza su questi temi.
Schultze-Kraft suddivide tutti i possessori di Bitcoin in diverse entità, paragonandoli a delle specie marine:

 

  • Gamberetti (<1 BTC)
  • Granchi (1-10 BTC)
  • Polipi (10-50 BTC)
  • Pesci (50-100 BTC)
  • Delfini (100-500 BTC)
  • Squali (500-1,000 BTC)
  • Balene (1,000-5,000 BTC)
  • Megattere (>5,000 BTC)

 

Ogni specie marina viene associata a una moltitudine di entità che possiedono una quantità definita di Bitcoin.
Da questa suddivisione vengono esclusi exchange e miners, i quali possiedono una quantità rilevante della criptovaluta.

 

Secondo gli studi di Glassnode questa sarebbe la suddivisione più precisa.

 

 

Come possiamo vedere, Balene e Megattere possiedono complessivamente 5,9 milioni di Bitcoin, equivalenti a circa il 31,7% della supply circolante.

 

Mentre i Gamberetti, che corrispondono a tutte quelle entità che possiedono meno di 1 Bitcoin, rappresentano una piccola fetta di tutte le entità, con solo 0,9 milioni di Bitcoin, ovvero meno del 5% dell’intera fornitura circolante.

 

Andiamo ora ad analizzare il numero di partecipanti racchiuso in ogni singola entità.

 

 

Balene e Megattere, come previsto, racchiudono pochi partecipanti al loro interno, mentre Gamberetti, Granchi e Polipi rappresentano la maggioranza.

 

Tali dati mostrano come tanti partecipanti, perlopiù retail o amatori, possiedono pochi Bitcoin, mentre pochi partecipanti istituzionali possiedono una grande fetta di tutti i Bitcoin in circolazione.

 

La Centralizzazione della Fornitura Circolante di Bitcoin rappresenta un problema?
Una centralizzazione della fornitura circolante rappresenterebbe senz’altro un problema.
Più il quantitativo totale è custodito nelle mani di pochi individui, più c’è un rischio di manipolazione.

 

Ricordiamo che la tecnologia Blockchain, ovvero la rete sulla quale girano i Bitcoin, si fonda sull’essenza della decentralizzazione.

 

Gli stessi Bitcoin sono stati creati con l'obiettivo di garantire a chiunque un'indipendenza finanziaria da enti centralizzati.
Dunque vedere molti milioni di Bitcoin racchiusi sotto l’ala di poche entità sicuramente stona con la filosofia di fondo.

 

È evidente una parziale centralizzazione della distribuzione di tutti i Bitcoin esistenti, incanalati nelle mani di Balene e nelle Megattere, exchange e miners.

 

C’è da considerare però che:

 

  • Megattere e Balene rappresentano prevalentemente investitori istituzionali, i quali, la maggior parte delle volte, gestiscono fondi di una moltitudine di investitori.
    Tenendo conto di questa eccezione, la centralizzazione della supply risulta meno marcata di come sembra.

 

  • Gli exchange devono possedere una “scorta di Bitcon” nel loro bilancio, nel caso molti individui vogliano acquistare Bitcoin e pochi ne vogliano vendere.
    Dunque il bilancio crypto degli exchange è calcolato in funzione della domanda di Bitcoin sul mercato.

 

  • Per quanto riguarda i miner, il quantitativo posseduto da queste entità è giustificato dal fatto che sono il motore di tutte le transazioni in Bitcoin.
    Se non ci fossero i miners, non esisterebbero Bitcoin!

 

Nonostante sia evidente una centralizzazione della fornitura circolante, questi dati non sono dunque allarmanti.

 

 

Osservando quest’ultimo grafico notiamo che, dal 2017 il bilancio complessivo di Gamberetti e Granchi è in grande aumento, mentre i grandi detentori di Bitcoin stanno cedendo al mercato una rilevante fetta della torta.

 

Questi dati sono rassicuranti e scongiurano un pericolo di centralizzazione della supply.

 

Sarà importante monitorare l’evoluzione di questi numeri nel tempo e intervenire con tempestività nel caso dovessimo riscontrare pericoli di accentramento consistenti.

 

Per ora, la situazione mostra come i piccoli investitori si stiano riversando velocemente sul mercato, facendo ben sperare per una crescente decentralizzazione di tutti i Bitcoin circolanti.