Cosa sono i Token e cosa è la Tokenizzazione


from Token Party

Prima di tutto cerchiamo di far chiarezza e spiegare cos’è un token e cos’è un asset.

 

TOKEN: cos'è

 

Un token è un codice crittografato registrato su Blockchain. Questo codice racchiude al suo interno una serie di informazioni che conferiscono il diritto di proprietà digitale a chiunque lo possegga all’interno di un portafoglio digitale.

 

In senso più ampio, quando si parla di token, si parla di una criptovaluta (anche se non è esattamente corretto, in quanto una criptovaluta può essere un token o una coin).

 

ASSET: cos'è

 

Un asset invece è “in senso molto ampio, ogni entità materiale o immateriale suscettibile di valutazione economica per un certo soggetto” (Treccani).

 

Un asset identifica un qualsiasi bene, patrimonio o oggetto digitale che presenta un valore quantificabile.

 

La Tokenizzazione

 

La tokenizzazione è un processo che consiste nella rappresentazione digitale di un asset in un file Blockchain.

 

"Tokenizzare" significa registrare su Blockchain un token, unico nel suo genere, non reciprocamente intercambiale con un altro token ed “associarlo” all’asset in questione.
In poche parole tokenizzare significa ricreare digitalmente quel bene con conseguente creazione dei diritti di proprietà del bene stesso.

 

NFT: cos'è

 

Probabilmente hai già sentito parlare di NFT, ma ciò che forse non sai è che un cosiddetto Non-Fungible Token, altro non è che la versione tokenizzata di un bene unico.

 

Un NFT è un token con caratteristiche che lo rendono unico e distinguibile rispetto ad altri.
Tali caratteristiche lo rendono esclusivo e digitalmente scarso, in quanto esiste un solo token di quel genere

 

BITCOIN
Il Bitcoin, per esempio, non è un NFT, poichè un Bitcoin può essere scambiato con un altro qualsiasi Bitcoin esistente, poiché tutti i Bitcoin presentano lo stesso medesimo valore reciproco.

 

Essendo gli NFT, per l’appunto, unici nel proprio genere, presentando peculiarità specifiche, possono identificare un qualsiasi asset (anch’esso unico, ad esempio un quadro) e garantire a chiunque sia il possessore del token, il diritto di proprietà di quel bene.

 

Intermediazione Finanziaria? No, grazie!

 

A questo punto forse ti starai chiedendo…

 

  • chi garantisce che quel codice crittografato sia la rappresentazione di un bene?
  • Come posso sapere che quel token rappresenta un asset?

 

La risposta è che non serve un intermediario fiduciario!

 

Tutti i token rappresentati su Blockchain sono registrati e visibili in tempo reale da chiunque.
Non è necessaria la presenza di un intermediario che garantisca che “Tizio” sia il proprietario di quel token. Tutti possono vedere a chi appartiene quel determinato token, in qualsiasi momento.

 

Decentralizzazione

 

Il Principio della Decentralizzazione, intrinseco alla Blockchain, ha eliminato il problema della fiducia negli ambienti digitali, conferendo alla rete il diritto di poter constatare in maniera democratica l’eventuale possesso di un token.

 

Se la rete concorda nel fatto che un qualsiasi asset sia rappresentato nella sua versione digitale da un token registrato su Blockchain, allora quello stesso token rispecchia e incarna l’essenza dell’asset in questione.

 

In poche parole, se un'intera community decentralizzata concorda nel fatto che un’opera d’arte digitale sia raffigurata da un token, allora è naturale pensare che quel token rappresenta la proprietà digitale di quell’opera.

 

Cosa si può Tokenizzare

 

Tecnicamente è possibile tokenizzare qualsiasi oggetto, fisico o digitale.
Per esempio è possibile tokenizzare:

 

  • un quadro
  • un’opera d’arte digitale
  • una bevanda
  • un immobile
  • un’azienda
  • un documento di identità
  • un atto notarile
  • e persino un animale domestico

 

Nulla sfugge alla potenzialità della tokenizzazione!

 

Ciò non significa che qualsiasi oggetto associato a un token assuma automaticamente un valore di mercato.
Per assumere valore è necessario che un qualsiasi altro individuo nel mondo sia disposto a pagare una determinata cifra per acquistare quel bene.
Se nessuno è intenzionato ad acquistare un token digitale rappresentativo di un quadro, allora quel token non varrà nulla.
Se, invece, vi è domanda e offerta per quel bene, allora è chiaro che esso assume un valore.

 

Benefici della Tokenizzazione

 

I benefici della di tokenizzazione sono molteplici:

 

1) il concetto di digitalizzare un bene fisico
Gli oggetto fisici a volte sono difficili da spostare, sono ingombranti, sono pesanti, e sono soggetti al deterioramento.

 

Un asset digitale è facile da spostare tra un indirizzo Blockchain e un altro, non occupano spazio fisico, ma solo quello presente nell’hard disk di un computer (nel caso di installazione di applicazione su hardware wallet o nel caso di installazione di un software wallet), e non si deteriorano nel tempo.

 

2) La possibilità di frazionare un bene
Attraverso la tokenizzazione è possibile dividere, per esempio, un quadro, in più parti tokenizzando un certo numero di token rappresentativi di quell’opera.

 

Sarebbe possibile tokenizzare “La Gioconda” generando 1000 token diversi in cui ognuno di questi rappresenta lo 0,1% della proprietà del quadro.
In questo modo potresti possedere, digitalmente, un pezzettino di Gioconda!

 

3) La riduzione della componente burocratica negli atti amministrativi, giudiziari o notarili
Tokenizzando un qualsiasi atto pubblico o privato, si potrebbe ridurre drasticamente i tempi e i costi di produzione dell’apparato burocratico.

 

Bypassando numerosi compiti svolti da esseri umani attraverso la tecnologia Blockchain sarebbe possibile svolgere molti di questi passaggi in maniera sicura, veloce e automaticamente.

 

Senza contare l’impossibilità, o l’estrema improbabilità di incorrere in errori casuali e non, in quanto, ti ricordo, la Blockchain è una tecnologia infallibile e incorruttibile.