Ordinals: arrivano i primi NFT su bitcoin ma i massimalisti si infuriano


di Token Party

Generalmente, quando si parla di NFT si pensa al concetto di smart contract e a tutte quelle blockchain che supportano questo tipo di connessione come Ethereum, Polygon e Solana. 
I non-fungible-tokens non sono mai stati associati, invece, alla blockchain di Bitcoin, incapace di integrare contratti intelligenti all’interno dei blocchi che vengono generati.
Tuttavia, un ex sviluppatore di Bitcoin Core, Casey Rodarmor, ha inventato un sistema chiamato Ordinals che permetterebbe la creazione di NFT, o meglio, di “artefatti digitali” senza l'utilizzo di smart contract.


NFT su Bitcoin: Che cos’è Ordinals?

Ordinals è un protocollo che consente la diffusione di satoshi non-fungibili in modo da poterli distinguere l'uno con l'altro e di conseguenza associarli con un’immagine, video o file audio. 
Come è ben noto, il network di bitcoin non permette la creazione di smart contract all’interno della blockchain: di fatti non ci troviamo di fronte ai classici non-fungible tokens mintati su blockchain EVM compatibili, bensì a degli artefatti digitali creati e diffusi attraverso un’ingegnosa invenzione

Come ha spiegato Rodarmor in diverse interviste, si tratta di “un sistema per numerare i satoshi, assegnare loro un numero di serie e quindi tracciarli attraverso le transazioni”. 
In questo modo sarebbe possibile collegare a specifici satoshi, dei file jpeg, pdf, mp3, mp4 attraverso un processo chiamato “inscription” 
La cosa più interessante di questo sistema è che la numerazione in serie dei satoshi, non avviene in una sidechain o con l’utilizzo di un altro token, bensì si basa sull’utilizzo innovativo di parametri di base della rete bitcoin. 
Tutte le transazioni che avvengono sulla blockchain di Bitcoin hanno di base un input ed on output numerato in satoshi: Il Ceo di Ordinals è stato in grado di sfruttare questa particolarità per sviluppare un utilizzo alternativo dei singoli sat. 

 
I massimalisti di bitcoin si schierano contro Ordinals

Nonostante la curiosa invenzione di Casey Rodarmor ed il potenziale progresso che il protocollo Ordinals potrebbe apportare alla rete di Bitcoin, numerosi massimalisti si sono espressi in maniera decisamente critica a riguardo. 
La paura dei sostenitori radicali di bitcoin si basa sul fatto che il protocollo potrebbe creare squilibri e problemi di varia natura come la perdita parziale della privacy all’interno network e l’aumento dei costi che gli utilizzatori della rete dovranno affrontare per creare un nodo bitcoin ed effettuare transazioni. 
I più massimalisti hanno descritto Ordinals come un vero e proprio attacco ai principi del network. 

 

 

Ordinals e la sua versione di “artefatti digitali” ha diviso la community bitcoin tra chi è a favore di questa innovazione e la vede come un’opportunità per favorire l’adozione di massa degli standard delle criptovalute e tra chi è a sfavore e la vede come una forte minaccia ai principi della decentralizzazione e una forzatura all’idea di Satoshi Nakamoto di r uncreare contante digitale peer-to-peer. 

In linea generale la maggioranza dei massimalisti si schiera contro questo progresso, anche se non manca chi è rimasto entusiasta dell’idea di Casey Rodarmor